GIBSON L5: DE LOAR A ELÉCTRICO
HISTORIA DE LA FOTO SOAVE 1
queridos amigos,
Los días previos al festival van pasando, y estamos cada vez más comprometidos con enriquecer este evento, aggiungendo al programma che già conoscete altri nuovi motivi di interesse storico e artistico.
Vi avevamo già annunciato la presentazione nel contesto della Mostra di “Gibson L5 – From Loar to Electric", sei splendidi strumenti che saranno messi a disposizione dall’amico nino fazio, che raccontano l’invenzione della famosissima L5, la chitarra arch-topW. più prestigiosa ed emblematica nella storia della casa di KalamazooW., e il suo sviluppo fino alla realizzazione della sua prima versione elettrica.
bene, ora aggiungiamo qualche altro motivo di interesse sia per gli storici delle sei corde che per gli appassionati dei loro interpreti. Eso es todo, insieme alle storiche L5, potrete vedere alcuni strumenti appartenuti e usati da grandi chitarristi che si sono ritagliati un meritato spazio nella storia della chitarra. Eccone alcuni.
- Danelectro “U2” baritona (fine anni ’50) appartenuta ad Al CaiolaW., uno dei chitarristi americani più apprezzati tra gli anni ’50 e ’60, mi, come appare dalla lettera accompagnatoria, largamente usata da questo grande session man in tante registrazioni, come quelle per Frankie AvalonW., Paul AnkaW., FabianW., Bobby RydelW., Connie FrancisW., solo per citare i più noti menzionati da lui.
- Music Man “Albert Lee Signature Model” del 1997 # 98877, Eso Alberto LeeW. portò con sé in occasione della sua partecipazione a “Dulce 1997 Festival de Guitarra". Questa chitarra è stata la prima delle “Albert Lee” ad essere equipaggiata con la leva del vibrato, e inoltre monta pickup speciali, realizzati appositamente per lui da Seymour DuncanW.. Sul retro Albert mi ha scritto una bella dedica “To my dear friend Pier Paolo – Best wishes – Alberto Lee".
- Gretsch “6120 Chet Atkins” del 1957 # 23250, appartenuta a Dave BlazerW., chitarrista storico (fine anni ’50 e anni ’60) della “Lee Mace’s Ozark Opry”, Osage Beach nel Missouri, e da lui regolarmente usata in quel contesto artistico. “Ozark OpryW.” era uno spettacolo di varietà (musica, canto, recita, danza) creato dalla famiglia Mace nel 1953 per mantenere viva la tradizione artistica old-time countryW. dell’area Ozark, un altopiano che si sviluppa tra Missouri, Arkansas, Oklahoma e Kansas, tra i fiumi Arkansas e Missouri, e ricopre una superficie di circa 122.000 km². Realizzata sul modello della “Grand Ole OpryW.” di Nashville, ebbe subito grande successo, tanto che inizialmente prevedeva due performance la settimana, che entro breve divennero sei.
- De Vita “Palomino” del 1980, esemplare unico senza numero di serie, costruita da Bruno DeVitaW. per l’amico Enrico CiacciW., noto sia perché fratello e chitarrista di Little TonyW., per il quale ha composto alcune tra le sue più famose canzoni, ma anche perché fu il chitarrista che Ennio MorriconeW. scelse per registrare le colonne sonore dei film western, primo fra tutti “Per un pugno di dollariW.", per la regia di Sergio LeoneW.. Enrico utilizzò questa chitarra come suo strumento principale da allora e fino alla sua morte (2018). Ringrazio le sue figlie per aver scelto me come depositario finale di questo bellissimo strumento.
- Fender “Telecaster” del 1952 # 1263 mi Gibson “ES 345 TD” del 1962# 46805, ambedue appartenute al grande músico de blues e mio caro amico Rudy RottaW., e da lui regolarmente usate in studio e concerto fino alla sua scomparsa (2017). Anche in questo caso non posso che ringraziare la moglie e le figlie di Rudy per avere affidato a me queste due reliquie. La foto con Telecaster e Rudy, scattata durante le sessioni di “Rudy Rotta & Friends” del 2009, ritrae Peter GreenW. durante l’assolo di “Black Magic WomanW.”.
A questi strumenti storici aggiungo anche tre chitarre GretschW., tra le quali una, la terza, è un esemplare mai apparso nella produzione regolare della casa di Brooklin:
- Chitarra Gretsch “Chet Atkins Country GentlemanW.” del 1958 # 29300 (single cutaway)
- Chitarra Gretsch “Chet Atkins Country GentlemanW.” del 1961 # 41701 (single cutaway)
- Chitarra Gretsch “Chet Atkins Country GentlemanW.” del 1960 # 36997 (double cutaway), probabilmente un prototipo sperimentale, dato che la soluzione a doppia spalla mancante è stata commercializzata solo dal 1962. Si tratta chiaramente di uno strumento non di serie in quanto, a differenza di ogni altra “Chet Atkins Country Gentleman”, sia single cutaway (dal 1958) Eso double cutaway (dal 1962), ha le “F” aperte anziché dipinte. Inoltre – e anche questo fa pensare che in quel momento Gretsch stesse ancora studiando quale evoluzione fosse più consona per questo strumento – il cuscino posteriore di cui è dotata non è in vinile, come quelli prodotti in serie dal ’62, ma in velluto, verosimilmente realizzato a mano per questo specifico strumento, visto che allora nessuna altra chitarra Gretsch ne era dotata.
- Chitarra Gretsch “White FalconW.” del 1962 # 50105 (double cutaway), che vi propongo per mostrarvi come questo modello, non appartenente alla serie progettata in collaborazione con Chet AtkinsW., ricordi in qualche modo la “Chet Atkins Country GentlemanW.” fuori serie di cui abbiamo appena parlato, in quanto mantiene come questa le “F” aperte.
- Chitarra Martin D 41W. del 1980 # 410425, strumento appartenuto a Francesco De GregoriW. e da lui molto usato in studio e in concerto. Ho avuto la possibilità di acquistarlo lo scorso anno, ed ora fa parte di quegli strumenti della mia collezione che considero inalienabili.
- Chitarra Guyatone L 50 della fine anni ’50. Strumento giapponese che, a quanto so, non è mai stato importato in Italia mentre ha goduto di buona popolarità in Inghilterra, dove era distribuita con il marchio Antoria. Gli appassionati, come lo sono anch’io, del gruppo “Las sombrasW.” sanno che questa è la chitarra che Hank MarvinW. ha usato in studio e nelle esibizioni live per tutto il periodo (1958-1959) in cui la banda era ancora denominata “The DriftersW.", prima che Cliff RichardW. portasse con sé dagli Stati Uniti la mitica Stratocaster Fiesta RedW. del 1959 per farla suonare a Hank, e che ora è di proprietà di Bruce WelchW.. Nessun numero di serie. L’unica differenza tra questa mia chitarra e quella di Hank Marvin è il colore. En efecto, quella di Hank era Natural.
Concludo comunicandovi con grandissimo piacere che il concerto di Domenica 28 Abril avrà tra i suoi protagonisti anche Massimo VariniW., grande chitarrista e grande amico del festival, che ci ha dato la sua disponibilità ad aprire la serata facendo gli onori di casa agli altri nostri ospiti che avete già visto in scaletta.
Questo è un altro grande motivo di felicità!
Per ora è tutto, ma ci risentiremo presto con altre novità!
Pierpaolo